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Metabolismo basale ed energia - Fage Italia

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Equilibrio del metabolismo per una buona qualità della vita

Autore: Vegghelis Zoubaneas
Dietologo Nutrizionista membro del Gruppo Scientifico Nutrizione

IN GENERALE

Secondo la definizione della fisica, per energia si intende la capacità di produrre lavoro, o di provocare un cambiamento nella materia. Lo stesso assioma possiamo dire che vale anche per l’uomo. Per camminare, studiare, alzare un libro e in generale perché venga prodotto un lavoro fisico, deve essere impiegata una quantità di energia. Qual è però il cammino dell’energia prima di arrivare all’uomo?

Il sole dona alla terra la sua energia solare che le piante, attraverso il processo della fotosintesi e in presenza di sostanze inorganiche (carbonio C, azoto N, Ossigeno O, idrogeno H, fosforo P, eccetera…) trasformano in energia chimica. Questa si trova imprigionata in composti chimici le cui molecole sono costituite dalle sostanze cui abbiamo fatto riferimento sopra e che rimangono unite tra loro grazie a questa energia.

Gli alimenti sono costituiti da centinaia di queste sostanze chimiche, per lo più sostanze nutritive primeggiano. Complessivamente le sostanze nutritive si occupano delle seguenti necessità dei gruppi strutturali più piccoli delle cellule dell’organismo:
1. forniscono l’acqua necessaria in cui vivono le cellule;
2. forniscono l’energia necessaria per funzionare;
3. sono componenti strutturali di parti di cellule;
4. hanno il ruolo di regolarizzare il funzionamento del metabolismo.

ENERGIA

Immaginiamo l’uomo come una macchina che può fare tutto: muoversi, leggere, scrivere, preservare se stesso, curarsi e infine riprodursi. Affinché tutto ciò avvenga deve essere sprigionata energia che, come abbiamo detto sopra, si trova dentro gli alimenti sotto forma di energia chimica. Per essere utilizzata dall’organismo, però, deve assumere la forma adatta. E questo perché l’organismo, e specialmente le cellule, utilizza come “carburante” solamente il glucosio, il più semplice carboidrato.

L’insieme dei processi chimici attuati per la trasformazione delle sostanze che si trovano negli alimenti in altre sostanze, si chiama METABOLISMO.

E specialmente quando parliamo di energia, definiamo metabolismo il processo della trasformazione dell’energia chimica in altre forme di energia necessarie per il funzionamento dell’organismo.

Da ciò è facilmente comprensibile che l’espressione “il metabolismo cambia” non è vera. I processi che vengono effettuati per ottenere queste trasformazioni sono DATI DI FATTO e consolidati. Chiunque prometta “cambiamento del metabolismo” probabilmente “promette mari e monti”

FORME DI ENERGIA NELL’ORGANISMO UMANO

Torniamo ora alla macchina umana che abbiamo descritto sopra. L’energia che prende dall’alimentazione deve soddisfare bisogni specifici.

Prima di tutto questa macchina si muove e produce lavoro. Così una parte dell’energia chimica deve essere trasformata in energia meccanicaaffinché i muscoli del corpo umano possano eseguire tutti gli ordini che arrivano dal cervello.

Il cervello, però, pensa sotto forma di impulsi elettrici che vengono trasmessi alle diverse parti del corpo attraverso il sistema nervoso. Ciò richiede la trasformazione di una parte dell’energia chimica in elettrica.

Perché l’organismo rimanga in vita bisogna mantenere particolari equilibri tra alcune sostanze chimiche, ad esempiol’equilibrio tra il nitrato (Na) e il potassio (K). Questo richiede dispendio di energia chimica e la sua trasformazione in energia elettromeccanica.

Ci sono poi anche alcune funzioni molto sofisticate, come la reazione della cornea dell’occhio alla luce. Perché accada, necessita della trasformazione dell’energia chimica degli alimenti in energia elettromagnetica.

Se però la temperatura del corpo non viene mantenuta a livelli particolari, alcune funzioni vitali cessano, con il risultato che sopraggiunge la morte. Per questo motivo una parte dell’energia chimica viene trasformata in calore. Abbiamo produzione di calore anche durante la trasformazione dell’energia chimica in altre forme di energia.

UNITÀ DI MISURA DELL’ENERGIA

La quantità di energia che un alimento contiene è un valore reale. Può cioè venire misurata con esattezza. Oggi i dietologi sono soliti utilizzare come unità di misura dell’energia contenuta negli alimenti la caloria (Cal). Per l’esattezza utilizzano la Chilocaloria (1 Kcal=103 cal). La caloria costituisce l’unità del calore. La definizione della caloria è ampiamente diffusa e viene usata ancora oggi da molti, se non da tutti i dietologi, così utilizzeremo anche noi la caloria. Inoltre dobbiamo sottolineare che quando ci riferiamo alla “caloria” in realtà ci riferiamo alla “chilocaloria”. Un piccolo esempio sul perché di questo è abbastanza rivelatore. Se domandate a qualcuno quanta energia è contenuta in un hamburger, vi risponderà 547.000 calorie o 547 chilocalorie. In una discussione è però più semplice l’espressione “caloria” di “chilocaloria”. Per questo teniamo sempre a mente che quando leggiamo o diciamo caloria intendiamo “chilocaloria”.

IL BILANCIO ENERGETICO

Al di là delle diverse teorie sul metabolismo e sul comportamento dell’organismo, le persone nella realtà perdono e mettono su peso. Può darsi che voi abbiate ora qualche chilo di troppo. Come li avete messi? Semplicemente, in qualche momento della vostra vita, la bilancia dell’energia dell’organismo non era equilibrata, cioè con il cibo assumete più energia di quella di cui avete bisogno giornalmente. Se cerchiamo di esprimere in termini matematici questa relazione avremo la seguente espressione:

Variazione del tessuto adiposo = Introduzione di energia - Espulsione energia

Che significa che la variazione delle riserve di grasso del corpo è pari alla differenza tra l’energia che l’organismo assume ogni giorno e l’energia che espelle. Se la quantità di energia (calorie) che l’organismo assume giornalmente è maggiore di quella che espelle, allora avremo un aumento delle riserve di grasso del corpo. Nel caso contrario invece, la variazione è negativa, cioè le riserve di grasso del corpo diminuiscono. L’unico modo per far entrare energia nel nostro organismo è l’assunzione giornaliera di cibo. Al contrario, l’espulsione, o se preferite il consumo, va verso molte direzioni, come abbiamo visto.

METABOLISMO BASALE

Un’importante quantità di energia è necessaria solo per il mantenimento dell’organismo. Anche quando una persona non pratica assolutamente nessuna attività, l’organismo continua a espellere una certa quantità di energia e questo perché il cuore batte, il sangue scorre, le cellule si moltiplicano e in generale gli organi continuano a funzionare e a produrre diverse sostanze. L’energia richiesta per effettuare tutte queste funzioni per mantenere la vita si chiama metabolismo basale. Il metabolismo basale può essere calcolato con un esame in cui la persona si stende tranquilla in una stanza a temperatura ambiente e con un abbigliamento relativamente leggero. Condizione necessaria è che siano passate almeno 12 ore dall’ultimo pasto.

Fattori che influenzano il metabolismo basale

I fattori che influenzano il metabolismo basale sono:

Età. I bambini piccoli, anche se hanno una massa corporea piccola se paragonata a quella di un adulto, hanno un ritmo di funzionamento del corpo per metro quadro più alto. E questo perché presentano bisogni maggiori a causa dello sviluppo, soprattutto durante il primo e secondo anno di vita. Successivamente diminuisce gradualmente per aumentare nuovamente durante l’adolescenza. Dopo il raggiungimento dell’età adulta, intorno ai 25-28 anni il metabolismo basale comincia a diminuire del 2% circa per ogni decennio che passa. Una probabile spiegazione di questo fenomeno è che ci troviamo in presenza della cessazione dello sviluppo e che diminuisce gradualmente l’attività fisica della persona.

Sesso. Le donne presentano nel complesso un metabolismo basale inferiore agli uomini e questo perché hanno nel corpo una maggiore quantità di grassi rispetto agli uomini. Inoltre la massa muscolare è minore degli uomini.

Gravidanza. Il metabolismo basale nelle donne in gravidanza aumenta, e questo, probabilmente, è il risultato dell’aumento della massa muscolare, dell’utero, della placenta e dell’embrione.

Composizione corporea. Le persone che praticano sport e che hanno una massa muscolare sviluppata, hanno un metabolismo basale più elevato rispetto alle persone con le stesse caratteristiche e con una quantità di grasso maggiore. Attenzione però. È stato dimostrato che ogni volta che una persona perde chili velocemente, per ogni 1.000 g (cioè 1 chilo) del peso corporeo che perde, 300 g sono tessuto muscolare, cioè muscoli dello stesso corpo, 300 g liquidi del corpo e solo 400 g di grasso, e questo vale per ogni metodo di riduzione del peso. Il metabolismo di ogni persona però dipende direttamente dalla grandezza della massa muscolare di cui dispone, con conseguenza che il corpo, dopo la fine della dieta, ha perso una parte importante dei muscoli e ha diminuito, di conseguenza, in modo rilevante il suo metabolismo. Se una persona, cioè, perde 10 chili in un breve periodo, per esempio 15-20 giorni, allora contemporaneamente ha perso anche 3 chili di massa muscolare, 3 chili di liquidi (il che significa che rischia di disidratarsi), e solo 4 chili di grasso. E ha naturalmente diminuito il metabolismo di circa 150-200 chilocalorie. La cosa peggiore naturalmente è che se questa persona riprende questi chili, li prenderà tutti in grasso perché la massa muscolare dopo l’età adulta non aumenta se non con esercizio fisico e con molta difficoltà. Così si spiega il fenomeno secondo cui persone che hanno seguito diete a ripetizione, dopo un po’ di tempo perdono molto difficilmente peso e molto facilmente lo prendono. Per questo se dovete perdere peso, fatelo una volta per tutte con un ritmo di 4-5 chili al mese, imparando a mantenerlo seguendo corretti stili alimentari.

Ormoni e ghiandole endocrine. Gli ormoni che vengono rilasciati dalle ghiandole endocrine costituiscono i regolatori principali del metabolismo di una persona. Specialmente la ghiandola della tiroide. Il calcolo del metabolismo basale e il confronto con quello normale costituiscono misura di controllo del metabolismo basale. In generale, è bene che sappiate che quando vengono somministrati farmaci che costringonola tiroide a un eccessivo funzionamento, la diminuzione del peso colpisce principalmente la massa muscolare del corpo, con le conseguenze sfavorevoli che abbiamo citato prima e solo secondariamente il tessuto adiposo.

Situazione alimentare. L’organismo quando si trova a digiuno o sottoalimentato, presenta una tendenza difensiva a diminuire il metabolismo basale, così da poter abituarsi alle nuove condizioni e contemporaneamente salvaguardarsi da un eccessivo dispendio di energia.

Situazioni meteorologiche. Le persone nei climi caldi hanno un metabolismo basale più basso delle persone che vivono nei climi freddi. Questo forse lo si deve al fatto che l’organismo nei climi caldi non ha bisogno di spendere energia per la produzione di calore per mantenere la temperatura del corpo stabile. Le persone che vivono nelle regioni polari presentano un aumento del metabolismo basale del 15-20%. In generale oggi, però, possiamo dire che la capacità dell’uomo di controllare e di variare la temperatura dell’ambiente con climatizzatori o caloriferi, rende il cambiamento del metabolismo basale ormai insignificante. 

Febbre e situazioni patologiche. Un trauma o le diverse situazioni patologiche, dal più banale raffreddore fino all’ustione più grave, provocano un aumento del metabolismo basale.

Attività fisica

Un’altra causa importante di dispendio di energia è l’attività fisica che pratica giornalmente una persona. Se il metabolismo basale non può cambiare in una persona, al contrario la quantità di energia che espelle giornalmente con l’attività fisica può essere mutata molto facilmente, in suo in giù. I vari sport, le molte semplici attività quotidiane come una buona passeggiata o fare la spesa a piedi, perfino i quotidiani lavori domestici, tutto ciò può costituire una causa importante di dispendio di energia. Quando poi l’attività fisica si abbina a un’alimentazione con poche calorie e pochi grassi, allora sicuramente ci sarà anche la mobilitazione delle riserve energetiche del corpo, cioè dei grassi.

È dunque necessario fissare da soli un programma di “movimento e attività” nel quale far rientrare alcuni semplici esercizi di ginnastica, o esercizi con qualche semplice o specifico attrezzo. Molti naturalmente, con il ritmo di vita quotidiano che seguono, pensano di non riuscire a farlo. Molti dei nostri lavori o attività quotidiane possono aiutarci a consumare energia. Molte persone, però, preferiscono prendere la macchina per andare a comprare il giornale dal giornalaio anche se dista solo 5 minuti a piedi. Preferiscono, inoltre, usare l’ascensore piuttosto che fare le scale a piedi. Ricordate, infine, gli esercizi di attività fisica che ci sono stati insegnati a scuola.

CONCLUSIONI

Il metabolismo basale di un adulto sano cambia, ma sfortunatamente in peggio, cioè diminuisce con l’aumento dell’età. Il solo modo SALUTARE per aumentarlo è aumentare l’attività fisica giornaliera e accrescere il tessuto muscolare del corpo con un esercizio regolare.